Professor
Arsh 4D Studio [IR]
PENETRATION THROUGH A SEMI-PERMEABLE MEMBRANE
Workshop program
We start with some background on the history of Venice and its vicinity. Our vision mostly focused on the role of any issues which have had a concern to the situation of this district such as economical, political, factors (from the micro to macro).
Venice looks at the chimneys and the gasometers of Marghera as the indications of danger and
the industrial port of Marghera consider Venice as a historical dreamy background.
Our approach is to analyze how each of these hubs (industrial & touristic) played roles during the centuries and how gradually affected different characteristics of the whole area.
There is a main influential key perception in this system governing the whole area “the economical issue”.
Referring to the history of the district since the formation of the city of Venice till 1900, Venice
was the touristic hub which economically had the greatest role. In the beginning of the 20th century the necessity of having an industrial hub beside this touristic node became evident in a way that after the constructions of petrochemical factories, the port of the Marghera became the target of the bombardment during the Second World War because of its importance in Italy.
And now because of lots of damages that have been made by these factories to the eco-system of the area, it has been become more critical to explore the solutions.
Above all, in the overall picture of all the existing evidences, the industrial port of Marghera has its own importance because of being part of the region history.
Our vision aimed to bringing life to the historical city of Porto Marghera. Not considering it as a monster!
This will achieve through a process which we so called “Penetration through a semi‐permeable membrane”. Our goal is developing a functional and vital urban proposal.
By dividing our developing process into three phases, students will start through analyzing and mapping the water network of Venice, highlighting the different aspects (from positive to negative) of the aqua vessels and their edges.
At the same time, they will do the same process for port of Marghera focusing on all of the existing man-made channels and water edges (adjacency of the edges to different type of functions such as live factories, abandoned structure, flat sites, green area, …). This is the phase that needs more time dedications.
Next phase they will define all the essentials facts resulting from the previous phase, in order to establish their orientation for bringing life through the water networks to the industrial city.
The students will use their knowledge and analyses on the existing site of Marghera and the aspects deriving from analyzing aqua network of Venice, to set their approach to penetrate the east membrane of port of Marghera.
At this stage they have to identify all the potentials of the water channels of the industrial site concentrating on the routes of the channels. The characteristic of the water edges is differentiated all along the channels, so this will lead them to dive into the last phase.
In the last phase, every student based on the study of the positive aspects of the Venice water network starts to map a “new circulation water channels” considering the industrial site, and allocating the appropriate functions to the edges in order to revitalizing the site.
This will lead them to emerge into the site through the edges and distributing the appropriate function to each specific area with the minimum of construction. They have to be able to tagged values (such as abandoned structure), and constraints (the water contaminations) that affects their strategy for establishing their new proposal for the water channel network.
Our intention is to gradually penetrate to the depth of the site through a vital circulation network based on distribution of the potentially applicable functions all over the industrial site (the function could vary from amusement park to the museums and so on).
We believe if this approach responds to the existing problem and absorbing life from Venice (even the tourists), could act as a dynamic organism which grows and expands progressively by itself and fascinate the lives from the other sides of the surrounding borders
We also believe that breaking the 3 other borders will achieve merely if this strategy responds
the problematic issues of the area.
Programma del workshop
Iniziamo con una descrizione della storia di Venezia e delle aree limitrofe. la nostra visione si concentra soprattutto sul ruolo dei problemi che hanno determinato preoccupazioni sul distretto, come fattori economici e politci (dalla micro alla macro scala).
Venezia guarda alle ciminiere e ai gasometri di Marghera come indicatori di pericolo, mentre il porto industriale di Marghera considera Venezia come un background storico sognante.
Il nostro approccio è di analizzare come ciascuno di questi hub (industriali e turistici) ha giocato un ruolo durante i secoli e come ha gradualmente influenzato le diverse caratteristiche dell’intera area.
C’è una percezione chiave che influenza principalmente il sistema di governo dell’intera area, “la questione economica”.
Guardando alla storia del distretto, dalla formazione della città fino al 1900, Venezia era l’hub turistico dal ruolo più importante. All’inizio del 20° secolo, divenne evidente le necessità di avere in aggiunta al nodo turistico, un hub industriale, la Porto Marghera le cui fabbriche petrolchimiche divennero bersaglio di bombardamenti durante il secondo conflitto mondiale, a testimonianza della loro importanza in Italia.
Oggi, a causa dei danni che queste fabbriche hanno causato all’eco-sistema dell’area, è diventata critica la necessità di esplorare soluzioni.
Nel quadro generale di queste testimonianze, il porto industriale di Marghera ha una propria importanza perchè parte della storia dell’area.
La nostra visione mira a portare vita alla città storica di Marghera. Non consideriamolo come mostro!
Questa visione verrà realizzata mediante un processo che abbiamo chiamato “Penetrazione attraverso una membrana semi-permeabile”. L’obbiettivo è di sviluppare una proposta urbana funzionale e vitale.
Dividendo il processo di sviluppo in tre fasi, gli studenti inizieranno attraverso l’analisi e la mappatura della rete dei canali di Venezia, sottolineando i differenti aspetti (da positivi a negativi) dei “contenitori acquatici” e dei loro bordi.
Allo stesso tempo, faranno lo stesso per Porto Marghera concentrandosi sui tutti i canali artificiali e bordi acquatici esistenti (l’adiacenza dei bordi a diversi tipi di funzioni come fabbriche in attività, strutture abbandonate, aree piatte, zone verdi…). Questa è la fase che richiederà più tempo.
Nella fase successiva si definiranno gli elementi essenziali risultati dalla fase precedente, in modo da stabilire il loro orientamento per portare vita attraverso la rete acquea alla città industriale.
Gli studenti utilizzeranno le proprie conoscienze e analisi del sito di Marghera e gli aspetti dedotti dall’analisi del network di Venezia per determinare l’approccio con il quale penetrare la membrana est di Porto Marghera.
A questo stadio dovranno identificare le potenzialità dei canali d’acqua del sito industriale concentrandosi sui percorsi del canali. La caratteristica dei bordi d’acqua si differenzia lungo i canali, quindi questo li porterà a “tuffarsi” nell’ultima fase.
Nell’ultima fase ciascuno studente, basandosi sullo studio degli aspetti positivi del network acqueo di Venezia, inizierà a mappare una “nuova circolazione di canali d’acqua” considerando il sito industriale e distribuendo le funzioni appropriate lungo i bordi con l’obbiettivo di rivitalizzare il sito.
questo li porterà a emergere nel sito attraverso i bordi e distribuendo le funzioni appropriate a ciascuna area con un minimo di costruzione. Dovranno essere in grado di codificare le caratteristiche (come struttura abbandonate) e i vincoli (contaminazioni dell’acqua) che condizionano la loro strategia nello stabilire una nuova proposta per la rete di canali acquei.
L’intenzione è di penetrare gradualmente nelal profondità del sito attraverso una rete di circolazione vitale basata sulal distrubuzione delle funzioni potenzialmente applicabili in tutto il sito industriale (la funzione può variare da parco divertimenti a musei, ecc).
Crediamo che questo approccio risponda al problema esistente e che assorbendo vita da Venezia (anche dai turisti) possa agire come organismo dinamico che cresce e si espande progressivamente da se stesso, affascinando le vite di chi abita i confini circostanti.
Riteniamo inoltre che la rottura degli altri tre confini potrà essere raggiunta solo se questa strategia riuscirà a rispondere alle problematiche dell’area.