EN // Porto Marghera is one of the most extraordinary under changing areas in Europe. Its exceptionality comes from its dimension, which makes it one of the largest industrial compound in Italy, and above all from its position in front of Venice.
Born at the beginning of the Twentieth Century, Marghera has hosted a petrochemical hub important for the history of our country, and many other settlements which have left on the field extraordinary pieces of industrial archaeology but also pollution, dangerous wastes and recently various new functions.
Its relationship with Mestre became more and more problematic because of the presence of barriers such as the railways and the viaducts, weighed down by an increasing tourist traffic. But it is especially in the relation with Venice, that Marghera will play its future. Venice looked and still looks at its chimneys and its gasometers like they are a testimony of danger but also of modernity. Venice, which is looked by Marghera as a dream background, seen by an exceptional overlook.
The industrial city looks at the historical city and vice versa, and the two cities are kept away from the water of the lagoon, which in both cases, enters between their buildings and makes porous the land on which they stand.
W.A.Ve. is again facing the topic of Porto Marghera in a particular moment. 2017 marks the 100th Anniversary of the industrial hub, so in this last year, the interest in its future is increasing without measures, producing ideas, plans and design projects. Iuav University for many years is dealing with this area: with courses, design Thesis and researches.
On two occasions already, dozens of architects from all over the world have faced these challenges which maybe wouldn’t be so extraordinary if they weren’t in front of the most famous historic city of the world. Architects from all over Europe, Americas, Australia, Africa, Asia, have committed their ability to imagine a future for this place, producing dozens of proposals and design projects which investigated every issue.
This year, in addition to proposing various design themes inside the large industrial area and on its edges, we ask to all participants to provide us, together with partial solutions, a vision for the whole area.
It will be a special occasion to measure the most important venetian topic in a time in which Marghera conversion becomes possible.
Alberto Ferlenga
IT // Porto Marghera è una delle aree in via di trasformazione più straordinarie d’Europa. La sua eccezionalità deriva dalla dimensione, che ne fa un comparto industriale tra i più grandi in Italia, e soprattutto la sua posizione dal momento che fronteggia Venezia.
Sorta all’inizio del Novecento, Marghera ha ospitato un polo Petrolchimico importante nella storia del nostro paese e molti altri insediamenti che hanno lasciato sul terreno pezzi straordinari di archeologia industriale ma anche inquinamento, residui produttivi e funzioni diverse venute in tempi più recenti.
Il suo rapporto con Mestre si è fatto sempre più problematico a causa della presenza di barriere come la ferrovia e i viadotti stradali, appesantiti da un traffico turistico sempre più intenso. Ma è soprattutto nel rapporto con Venezia che si giocherà il suo futuro. Venezia che ha guardato e ancora guarda alle sue ciminiere e ai suoi gasometri come ad una testimonianza di pericolo ma anche di modernità. Venezia che è guardata da Marghera come uno sfondo da sogno, visto da un affaccio eccezionale.
La città industriale guarda alla città storica e viceversa e le due città sono tenute lontane dall’acqua della laguna che, in entrambi i casi, entra tra i loro edifici e rende poroso il terreno su cui appoggiano.
W.A.Ve. ritorna ad occuparsi di Porto Marghera in un momento particolare. Nel 2017 ricorre, infatti, il centenario della nascita del polo industriale e in questo ultimo anno l’interesse nei confronti del suo futuro è cresciuto a dismisura e sta producendo idee, piani e progetti.
Iuav da molti anni si ocupa di questa area: nei suoi corsi, nelle sue tesi e nelle sue ricerche. Ben due edizioni di W.A.Ve. sono state dedicate a questa parte fondamentale della storia contemporanea di Venezia.
Per ben due volte decine di architetti provenienti da tutto il mondo si sono confrontati con questo luogo che forse non sarebbe così straordinario se non fronteggiasse la città storica più nota al mondo. Progettisti provenienti da tutta Europa, dalle Americhe, dall’Australia, dall’Africa, dall’Asia, hanno impegnato le loro capacità per immaginare un futuro per questo luogo producendo decine di proposte e di progetti che ne hanno indagato ogni aspetto.
Quest’anno, oltre a proporre vari temi di progetto dentro il grande insediamento industriale e sui suoi bordi, chiederemo a tutti i partecipanti di fornirci insieme alle soluzioni parziali, anche un’idea per l’intera area.
Sarà dunque una occasione speciale per misurarci con il tema veneziano più importante in un momento in cui la sua riconversione diventa possibile.
Alberto Ferlenga