GFC Architecture SEEDS

Professor
GFC Architecture [IT]

RodneySmith-Osservatorio

SEEDS

Seeds are minimal architectures that arise in a territory.
Their purpose is to let to observe to observe its past from new points of view.
They are pure Architecture, which, through their forms, force the viewer to look at the future of the place.
As small observatories they constellate Port Marghera transforming it into a place to discover enlightened with an unexpected light.
Each one will be the epicenter of a new regeneration.

Prologue

A forest of smokestacks and industries, which extends for about 2000 hectares.
Marghera is a huge industrial archaeological area where, monolithic buildings, roads, railways and bodies of water formed the branches of a commercial port, which, for fifty years, has redefined the boundary between land and water.

Nowadays, of its heyday of modernity and industrial development remains only skeletons.
Empty cathedrals of steel and cement, symbols of a vanished power, are connected by roads and derelict land, waiting for a new reason to live.

However, while waiting for the necessary economic, social and political conditions to re-direct the future of the area at a larger scale, we will try to cure the state of neglect in which Marghera is sinking.

We will work to identify a series of interventions able to revive locally more areas of Porto Marghera.
The result will be a collection of small architectures, which, developing a symbiotic relationship and favorable dependency with the existing, tries to release the latent potential of the place.

As seeds planted in strategic locations, they will have the task of triggering a dialogue with the context creating playful or contemplation moments, representing the anchors for a new vision of Marghera.


Seeds sono architetture minime che nascono in un territorio.
Il loro scopo è permettere di osservare il suo passato da punti di vista nuovi.
Sono architetture pure che spingono il visitatore a vedere il futuro di un luogo attraverso la loro forma.
Come piccoli osservatori costellano porto Marghera trasformandolo in un luogo da scoprire sotto una nuova luce.
Ogni seme sarà l’epicentro di una nuova rigenerazione.

Prologo

Una foresta d’industrie e ciminiere che si estende per circa 2000 ettari.
Marghera è un enorme parco di archeologia industriale; un intersecarsi d’insediamenti industriali canali e specchi d’acqua, rami del porto commerciale, strade e ferrovie, che hanno ridefinito per oltre cinquanta anni il confine tra terra e acqua.

Oggi, della modernità e dello sviluppo industriale ci restano gli scheletri del loro apogeo.
Cattedrali vuote di acciaio e cemento, simboli di un potere svanito, collegati da strade e terreni dismessi che aspettano un nuova ragione per vivere.

Eppure nell’attesa che si concretizzino le ragioni economiche, sociali e politiche necessarie alla ri-funzionalizzazione dell’area su larga scala cercheremo una cura allo stato di abbandono e degrado in cui sta sprofondando Marghera.

Ci impegneremo al fine di individuare una serie d’interventi in grado di far rivivere localmente più aree di Porto Marghera. Ne risulterà una collezione di piccole architetture che, sviluppando un rapporto di simbiotica e proficua dipendenza con le preesistenze, cercheranno di liberare il potenziale latente del luogo.

Come dei semi piantati in punti strategici avranno il compito di innescare momenti di gioco, di contemplazione e dialogo con il contesto e costituiranno i tasselli di una nuova visione di Marghera.